[Fis] RV: THE FOURTH GREAT DOMAIN OF SCIENCE: INFORMATIONAL? (R.Capurro)

[Francesco Rizzo]

Cari Tutti,
 secondo l'esordio di questo nuovo tema di discussione e riflessione mi
verrebbe di scrivere: "E' l'economia bellezza!". Difatti la mia Nuova
economia è una inter-mediatrice di tutte le scienze perché congiunge
l'astrattezza filosofica e la concretezza empirica con un resiliente
impegno metodologico di tipo popperiano in-centrato su problemi, ipotesi,
teorie, critiche.. Ciò premesso nell'agosto 1997 ho elaborato il capitolo
11 "K. R. Popper dal neo-positivismo al post-positivismo o 'razionalismo
critico': la dimensione trina dell'esistenza e del sapere (economico)" di
"Valore e valutazioni" (FrancoAngeli Milano, 1999, pp. 219-242) che
confronta tre modelli nel seguente modo:
a) il mio processo di tras-informazione ha come input o immissioni,
materia, energia e informazione e come output o emissioni  ancora materia,
energia e informazione, ma in uno "stato" diverso; in estrema sintesi
questa è l'attività o teoria economica basata su un triangolo di tre
surplus;
b) Popper e John C. Eccles formulano (soprattutto il primo) ed esplicitano
(soprattutto il secondo) il Mondo 1 (Oggetti e Stati fisici inorganici,
biologici e fatti dall'uomo; Mondo 2 (Stati di Coscienza: Conoscenza
soggettiva attraverso l'Esperienza di percezione, pensiero, emozioni,
propositi, memorie, sogni immaginazione creativa); Mondo 3 (Conoscenza in
Senso Oggettivo: Testimonianze di imprese intellettuali filosofiche,
teologiche, scientifiche, storiche, letterarie, artistiche, tecnologiche;
Sistemi teoretici: problemi scientifici, argomentazioni, critiche);
c) G. Bugliarello, tecnologo di New York, nel 1991 ha introdotto il
concetto-unità di Bio-So-Ma (comprendente le entità biologiche, sociali e
tecnologiche) in relazione alla materia (società pre-industriale),
all'energia (società industriale) e all'informazione (società
post-industriale).
In questo stesso capitolo 11 ho criticato ( e proposto emendamenti de) i
tre Mondi di Popper così come sono stati esplicitati da Eccles. Tuttavia,
con una larga approssimazione metodologica, questi tre modelli com-provano
l'armonia meravigliosa che governa il mondo, quindi a mio parere, le stesse
eventuali  differenze o diversità non fanno altro che rafforzare una certa
UNITA' di fondo tra tutti i problemi dell'esistenza e tutte le teoria della
conoscenza.
La mia Nuova economia, da circa 50 anni ri-comprende, ri-significa e
re-interpreta la scienza economica tradizionale che ha ha fatto tante
scelte pratiche e teoriche sbagliate da farsi perdonare: compresa la crisi
economico-finanziaria, ecologica ed umana che  ancora imperversa nel mondo
globalizzato.
Chiedo scusa se sono stato più lungo del solito. Un doppio grazie.
Un saluto
Francesco Rizzo


2015-05-19 9:34 GMT+02:00 Loet Leydesdorff <loet at leydesdorff.net>:

> Dear colleagues,
>
>
>
> For the measurement of interdisciplinarity, one can use, for example,
> Rao-Stirling diversity which is defined as follows (Rao, 1982; Stirling,
> 2007):
>
>
>
> Δ = Σij pi pj dij                                           (1)
>
>
>
> where *dij *is a disparity measure between two classes *i *and *j*—the
> categories are in the case below journals—and *pi *is the proportion of
> elements assigned to each class *i*. As the disparity measure, we use the
> distances on an aggregated journal-journal citation map (Leydesdorff,
> Heimeriks, & Rotolo, in press; Leydesdorff, Rafols, & Chen, 2013).
>
>
>
> For example, 23 publications can be retrieved as of today with the search
> string “au=Marijuan P*” at WoS. The journal map is as follows:
>
>
>
> [image: cid:image001.gif at 01D09216.E78CE210]
>
>
>
> and the Rao-Stirling diversity (“interdisciplinarity”) of this set is
> 01282.
>
>
>
> If I repeat the analysis with the search string “au=leydesdorff l*”, I
> retrieve 270 documents; Rao-Stirling diversity is 0.0805.
>
>
>
>
>
> [image: cid:image002.gif at 01D09216.E78CE210]
>
>
>
> In other words, Leydesdorff is more prolific than Marijuan in terms of WoS
> publications, but Marijuan’s portfolio is more interdisciplinary than
> Leydesdorff’s.
>
>
>
> One finds the relevant software at
> http://www.leydesdorff.net/portfolio/index.htm
>
> Reference:
>
> Leydesdorff, L., Heimeriks, G., & Rotolo, D. (2015 (in press)). Journal
> Portfolio Analysis for Countries, Cities, and Organizations: Maps and
> Comparisons <http://arxiv.org/abs/1502.05676>. *Journal of the
> Association for Information Science and Technology*.
>
> _______________________________________________
> Fis mailing list
> Fis at listas.unizar.es
> http://listas.unizar.es/cgi-bin/mailman/listinfo/fis
>
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